lunedì 15 marzo 2010

Morgan o i moralisti?



«La droga? Apre i sensi a chi li ha già sviluppati, e li chiude agli altri. Io non uso la cocaina per lo sballo, a me lo sballo non interessa. La uso come antidepressivo…» queste sono le parole rilasciate da Morgan in un’ intervista a Max. Queste parole del cantautore e musicista italiano hanno immediatamente provocato uno choc generale e hanno agitato la Rai che è intervenuta decidendo di escluderlo dal Festival di Sanremo al quale si voleva presentarsi con “La sera”. Su questo punto sono poi nate opinioni divergenti: molti cercano di difendere Morgan dicendo che l’intelligenza e le abilità del cantante non vanno trascurate ed è quindi necessario permetterli di debuttare al festival . Essi sono del parere che secondo la società odierna bisogna dare solidarietà a Morgan in quanto “vittima sconosciuta del proibizionismo”. La loro ideologia è che bisogna sostenere le persone come quest’ultimo,che vivono un “incubo” a causa della depressione,della solitudine e,soprattutto,del terrore di essere giudicate. Sostengono che Morgan sia stato semplicemente frainteso dal giornalista,come egli stesso ha detto,ed è quindi poco affidabile credere alle parole riportate sulla rivista Max. Altri invece sono del parere che Morgan abbia potuto influenzare un pubblico giovanile, pendente dalle sue labbra, con parole diseducative espresse pubblicamente e con molta indifferenza. Secondo il loro parere, egli non è stato ipocrita ma certamente immaturo sia nell’uso delle sostanze tossiche in questione sia nella pubblica dichiarazione avvenuta di fronte a migliaia di italiani tra cui la maggior parte appartenente alla fascia di età adolescenziale. Intanto Morgan si è espresso: dice di essere mortificato per quanto accaduto. Ma molti ancora si domandano: quanto si può credere a ciò che si è detto? Quanto sono vere le parole del cantante? La tv è ipocrita oppure è lo stesso Morgan a volersi pubblicizzare e a voler attirare l’attenzione e la compassione della gente?

Chiara Hammoud

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