
Le elezioni regionali del 2010 si terranno domenica 28 e lunedì 29 marzo. La consultazione interesserà tredici regioni: noi cittadini saremo chiamati a eleggere il Presidente di Regione e il Consiglio Regionale. Nella stessa data si terranno le elezioni amministrative in diverse aree del Paese.
Le precedenti elezioni regionali 2005 coinvolsero quattordici regioni: dodici di queste furono aggiudicate dall’Unione di centrosinistra – che però nel 2008 perse l’Abruzzo, ceduto al centrodestra – mentre in Lombardia e in Veneto vinse la Casa delle Libertà. Il centrodestra conquistò anche il Molise nel 2006, Sicilia e Friuli Venezia Giulia nel 2008, e la Sardegna nel 2009. Nel 2008 l’Unione ottenne Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige. La situazione di oggi vede dunque tredici regioni in mano al centrosinistra, e sette al centrodestra.
Centrodestra che rispetto agli anni passati trova maggiori favori nella popolazione italiana: i sondaggi nazionali – del giornale ‘Sole 24 ore’ – attestano Popolo della Libertà più Lega al 48-49 per cento, mentre Partito Democratico e Italia dei Valori si fermano al 36-37 per cento. Incognita e ago della bilancia sarà però l’Unione di Centro: se a livello nazionale il partito è equidistante dai poli, a livello locale pende a volte dall’una, a volte dall’altra parte, sfavorendo dunque gli ex alleati del centrodestra. Una strategia politica, quella dei centristi, che però risulta antipatica anche agli elettori di sinistra.
Senza l’Udc, i due poli sono certi di vincere solo nelle rispettive roccaforti: il centrodestra in Lombardia con Formigoni e in Veneto con Zaia; il centrosinistra in Emilia Romagna con Errani, in Toscana con Rossi e in Umbria con la Marini. Grazie all’accordo col partito di Casini, il centrosinistra dovrebbe ottenere la vittoria anche nelle Marche con Spacca e in Basilicata con De Filippo; mentre il centrodestra sarà aiutato dall’Udc a vincere in Calabria con Scopelliti e nel Lazio con la Polverini – forse anche in Campania con Caldoro.
Dovessimo dunque credere ai sondaggi nazionali, le elezioni regionali 2010 si dovrebbero concludere con cinque regioni per il centrodestra e cinque per il centrosinistra. Le restanti tre sono in bilico e preannunciano sfide combattute: in Piemonte Bresso del centrosinistra contro Cota del centrodestra; in Liguria Burlando del centrosinistra contro Biasotti del centrodestra; in Puglia Vendola del centrosinistra contro Palese del centrodestra.
Interessante infine osservare che la nostra regione lombarda rispecchia gli aspetti principali della situazione politica italiana: Pdl e Lega uniti nel raggiungere la vittoria elettorale, e un’opposizione divisa e quindi destinata alla sconfitta. Infatti, contro il quarto mandato di Formigoni ci sarà un’armata Brancaleone: Penati – sostenuto da Pd, Idv, SeL e Verdi; Pezzotta – sostenuto dall’Udc; Agnoletto – sostenuto da Federazione della sinistra; Cappato – sostenuto dalla Lista Bonino-Pannella; Crimi – sostenuto dal Movimento di Beppe Grillo.
Claudio Castelli
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