
Stammi lontano:puzzi di romena!!
È l’offesa che riceve una ragazzina di 13 anni, romena appena trasferitasi con la famiglia a Solesino,una piccola città in provincia di Padova dove ha avuto inizio il suo incubo.
La ragazza ha cominciato una nuova scuola trovando molta difficoltà ad inserirsi nella classe. Emarginata dai compagni,dopo circa un mese dal suo arrivo,comincia a essere vittima di insulti e scherzi. I motivi? “Non si veste di marca e poi puzza di romena”.
Il pomeriggio del 27 gennaio, dopo la solita devastante mattinata scolastica, la ragazza arriva a casa e affranta dalla depressione si butta dalla finestra fratturandosi una gamba.
È la prima volta che il padre della ragazza,in Italia ormai da molti anni,ha a che fare con una simile ingiustizia: «Non abbiamo mai avuto problemi di razzismo,né noi, né l'altro nostro figlio più piccolo. Invece con ***, da quando ci siamo trasferiti a Solesino, con l'inizio dell'anno scolastico è iniziata anche la sofferenza» racconta.
All’ospedale non riceve le visite dei compagni, ancora imbarazzati per quel che è successo, ma in compenso riceve una lettera.
I compagni si scusano e tentano di difendersi «All’improvviso ci sono piovute addosso le accuse più false, offensive e infondate che mai ci saremmo aspettati. Non siamo razzisti, dicci cos’è successo e cosa veramente ti turba».
Dopo le accuse da parte di tutta Italia sono si trovano nella stessa situazione in cui ponevano l’ex compagna.
Naturalmente non si possono definire “razzisti” dei ragazzini di soli 13 anni,ma la triste storia basta per capire quanto i giovani possano essere influenzati da una società che si avvia pericolosamente a essere contaminata da una grave malattia:il razzismo.
Chiara Hammoud
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