martedì 9 febbraio 2010

La scuola di italiano per stranieri che ci insegna la solidarietà




Quella della scuola di italiano per stranieri di Malnate è un'esperienza di solidarietà che dura da cinque anni. Il progetto è nato nel 2005, ideato da 3 associazioni locali, LEGAMBIENTE, ACLI- COLF e L'ALTRA CITTA', e sostenuto dal lavoro di una decina di volontari, che insegnano italiano a circa cinquanta stranieri.
Le lezioni si tengono due volte a settimana, da Ottobre a Giugno, nei locali messi a disposizione da COOP Malnate.
Ma chi siede dietro i banchi?
Molti studenti provengono dall'Est-Europa, come le numerose donne che hanno lasciato da un lasso più o meno breve di tempo l'Ucraina, e che sono occupate qui come badanti. Tanti sono i volti incontrati in 5 anni, tante le loro storie, tutte affini. Il lavoro italiano non rende quasi mai giustizia al proprio titolo di studio, o in generale alla propria preparazione. Non sono pochi i migranti che da medico o ingegnere abbracciano nelle nostre zone i mestieri più umili. Questioni secondarie, quando si tratta di mandare soldi ai propri figli, che magari resteranno nel loro paese solo una manciata di anni, prima di tentare anch'essi un avvenire lontano, forse in Italia.
Non è questa l'unica difficoltà. Capita di sentire, nelle loro storie già abbastanza disperate, i racconti di violenze subite qui, nella civilissima Italia, all'ombra della loro condizione nascosta. Quando non si è ancora regolari- e il percorso verso la regolarizzazione non è tra i più semplici- è impossibile denunciare, si sopportano umiliazioni e a volte vere e proprie violenze, pur di mantenere quel lavoro e dare un senso ai sacrifici fino a quel momento vissuti.
L'universo degli studenti di questa scuola è ricco di varietà, in genere, nazionalità, età,condizioni di partenza. Li accomuna ora la voglia di imparare l'italiano, consapevoli dell'importanza della lingua, come primo strumento per vivere la quotidianità in un nuovo paese.
Non solo dietro ai banchi ma anche in momenti di svago, quale la festa in occasione del Natale, si vive la condivisione di esperienze e tradizioni. Magari, perché no, concretizzata all'occasione nel piatto tipico del proprio paese d'origine, che sappia condensare e “raccontare” i sapori e gli odori della propria terra.
In questi anni si è speculato sul destino dei nostri nuovi concittadini per un'eterna rincorsa al voto. Ma politica non è solo quella dei partiti, è anche quella che su scala locale -ma in un'ottica più grande- scelgono di fare i volontari a Malnate, decidendo di superare la dialettica del “noi-loro”, e di andare anche oltre la carità. Provando, insomma, a vivere un po' di solidarietà.

Manuela Marcarelli

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