
“Io sono un clown, e faccio collezione di attimi.” (Hans Schnier)
Qualche anno fa mi consigliarono da leggere “Opinioni di un clown”: il titolo mi incuriosì subito. Fino ad oggi è da considerare il mio libro preferito, in assoluto. Hans Schnier, il clown malinconico protagonista del racconto, è un po’ in tutti noi: tutti siamo un po’ clown e come tali cerchiamo sempre di sorridere, anche quando tutto ci è contro. Abbandonato dalla donna della sua vita Maria e avendo perso il lavoro di clown, Hans, nelle sue “opinioni” attacca la società borghese da cui proviene, la Germania post - nazista, i gruppi cattolici tedeschi e la religione. Sembra che tutto per Hans sia degno di critica e rabbia. Ma non facciamoci ingannare da questo carattere, a primo vista, iroso: Hans è un uomo di cuore, “un povero diavolo senza complicazioni” come ama definirsi. Ha la fortuna di essere libero, totalmente libero. Libero da ogni convenzione sociale, libero da ogni dogma, libero da ogni falsità. Ed è questa libertà che lui rivendica, pagina dopo pagina. E come in una guerra, il guerriero ha bisogno della sua preziosa arma. Per Hans quell’arma è il sarcasmo, dotata di un potere immenso. Potere che aiuterà Hans quando si troverà direttamente a confronto con tutti i personaggi che hanno influenzato la sua vita. Solo e abbandonato nella sua camera, avendo come unica compagnia il telefono: suo unico amico che gli permetterà di poter comunicare con il mondo esterno. Tante le telefonate nell’arco di una sera e addirittura la visita di suo padre, uomo debole che Hans di certo non ha preso come modello da seguire. Non dimentichiamoci di Heinrich Böll, autore del romanzo e Premio Nobel per la letteratura nel 1972, che, con il suo stile letterario e la sua grande capacità, è in grado di farci sentire vicino ad Hans, tant’è che quasi sentiamo l’odore del caffè caduto sul pavimento. È come poter guardare il susseguirsi della vita di una persona a pochi passi da lei. La vita, in questo caso, è di Hans, il povero clown onesto e sincero, sarcastico e tagliente. Un povero clown come tutti noi. Consiglio vivamente la lettura di questo libro. Fresco, ironico e un po’ malinconico, “Opinioni di un clown” vi conquisterà. E sarà come respirare una boccata di libertà ad ogni pagina.
Chiara Moncini
Nessun commento:
Posta un commento